La prima e più importante questione che le azioni per la difesa e diffusione della mobilità attiva devono saper affrontare è quella della costruzione di un contesto generale “amico” dei pedoni e della bicicletta, nel quale cioè sia possibile per un per un pedone o un ciclista muoversi ovunque in modo confortevole e sicuro.
Moderazione del traffico non significa solo far andare più piano le auto: se così fosse, tanto varrebbe limitarsi a disseminare le città di dossi, nell’attesa che sistemi più efficienti di controllo delle autovetture le costringano ad un rigoroso rispetto dei limiti.
“Moderazione del Traffico” significa invece affrontare la questione della qualità degli spazi pubblici urbani e quindi porsi in primo luogo l’obiettivo della loro riqualificazione per incentivarne usi più ricchi e articolati in un contesto di ‘pacifica’ convivenza.
Per migliorare la sicurezza e la sostenibilità è necessario quindi un cambiamento del comportamento delle persone. Per la promozione del cambiamento sarà necessario servirsi di teorie adatte sul comportamento umano e sulla questione relativa all’influenza di questo comportamento.
Dato che serve un cambiamento diffuso e non di una persona sola, diventa necessario applicare dei metodi con cui ci si possa rivolgere a segmenti della popolazione o al pubblico in generale. Lo scopo è di presentare ai pianificatori o ai policy maker dei provvedimenti adatti per ottenere un cambiamento nel senso desiderato.
D’altronde il problema dell’incidentalità stradale è legato per oltre il 90% al fattore umano e l’aumento della sicurezza passa necessariamente per un deciso miglioramento dei comportamenti sulla strada e in città. Tale obiettivo è conseguibile attraverso due tipologie di intervento: una corretta e modulata politica di prevenzione e controllo delle principali infrazioni su strada e la diffusione a tutti i livelli della cultura della legalità e della sicurezza stradale.
Tali azioni sono fortemente sinergiche e quindi entrambe indispensabili: il controllo senza adeguate conoscenze viene percepito dall’utente come “vessatorio”, la mera azione di sensibilizzazione senza la decisa applicazione della legge risulta fine a se stessa e porta risultati insignificanti nel breve periodo.
Per supportare al meglio tali azioni e migliorare fortemente i comportamenti, verrà proposta l’introduzione e la diffusione di due essenziali discipline: la Psicologia del Traffico e la Giurisprudenza.
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